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SANITA': DAL 1 MAGGIO CHIUDE IL CENTRO TRASFUSIONALE DEL 'RIUNITI'. SU INTERNET SI MOBILITANO MIGLIAIA DI CITTADINI

SANITA': DAL 1 MAGGIO CHIUDE IL CENTRO TRASFUSIONALE DEL 'RIUNITI'. SU INTERNET SI MOBILITANO MIGLIAIA DI CITTADINI

Sono arrivati a 1426 i membri del gruppo nato sul social network Facebook "Cittadini di Anzio e Nettuno contro la chiusura del centro trasfusionale", un gruppo che sta riscuotendo dibattiti, polemiche e sempre più adesioni.
Una notizia che sta scuotendo l'opinione pubblica ed arrivata dall'ala ospedaliera "Faina" del "Riuniti" dove è giunta la conferma che il centro trasfusionale di Anzio verrà, il prossimo 1° maggio, accorpato a quello di Velletri; il tutto nel pain odel taglio delle spese per la riforma sanitaria nel Lazio. Una notizia che ha mobilitato dipendenti sanitari, medici, pazienti e tante perosne che si stanno unendo alla prostesta in comitati e gruppi.
"Non lasciamo che ci portino via il centro trasfusionale ad Anzio - ribattono gli utenti - questo significa non poter più gestire le urgenze correttamente, nel senso che muoiono, mentre salterannoi l 50% degli interventi programmati. Il nostro direttore sanitario ed i primari del nostro ospedale - proseguono - scriveranno una lettera per dissociarsi da questa manovra, ma la Regione ed i vertici aziendali non vogliono sentire ragioni ed hanno preso una linea molto dura. Siamo rimasti solo noi, i cittadini!".
Concitata nella bacheca di Facebook è la testimonianza di una delle fondatrici del gruppo, anestesista e rianimatrice dell'ospedale che ricostruisce le fasi di un'emergenza, una delle tante che arrivano al pronto soccorso. Un giovane, sui 30-40 anni, in codice rosso, è reduce da un grave incidente; il giovane perde sangue, ha una frattura al femore e, ormai privo di sensi, ha la pressione sempre più bassa. Dopo essere stato intubato e sottoposto al prelievo, il giovane viene portato a fare una Tac, in attesa delle prove di compatibilità sanguigne e di due urgenti sacche di sangue richieste al centro trasfusionale della struttura di Anzio. Un'urgenza che si risolve in pochi preziosi minuti, quando il sangue arriva, pronto a salvare un'altra vita. Dal 1° maggio questo salvataggio raccontato nel gruppo potrebbe non essere più possibile vista l'attesa. L'autista di un Fiorino addetto al trasporto di sangue dovrà infatti partire per Velletri con le provette di sangue da "gruppare", trovare la compatibilità, prendere le sacche di sangue richieste e ripartire alla volta di Anzio. Minuti preziosi che si tramutano così in ore, infinite, ormai troppo tardi per salvare una vita.
Una perdita preziosa per gli utenti di Anzio e Nettuno che stanno mobilitando la rete, i politici, le forze dell'ordine ed i programmi tv per rendere nota a tutti la notizia. Intanto il prossimo 26 aprile alle 18, parte del gruppo si riunirà ad Anzio, nella sala parrocchiale di via Aldobrandini 2, per discutere sulle azioni da intraprendere per scongiurare la chiusura del centro trasfusionale di Anzio.