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CENTRO TRASFUSIONALE, SCARAMUZZA DI CITTADINANZATTIVA LAZIO SCRIVE ALLA POLVERINI

CENTRO TRASFUSIONALE, SCARAMUZZA DI CITTADINANZATTIVA LAZIO SCRIVE ALLA POLVERINI

La lotta contro la chiusura del centro trasfusionale dell'ospedale "Riuniti" continua. In prima linea i cittadini, i pazienti, il personale sanitario ed i politici.
Mentre è in atto la raccolta firme per la petizione finalizzata a fermare il processo di cihusura, a scrivere alla presidente della Regione Lazio Renata Polverini è il segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio Giuseppe Scaramuzza. La lettera è stata inviata per conoscenza anche ai dottori Alessandro Cipolla e Amedeo Cicogna, rispettivamente direttore generale e direttore sanitario della Asl RM H.
"Gentile Presidente, le scrivo a seguito di tante segnalazioni che stiamo ricevendo in questi giorni a causa della soppressione del Centro trasfusionale degli ospedali riuniti di Anzio-Nettuno - scrive Scaramuzza - I cittadini che ci contattano sono preoccupati principalmente per la scarsità di informazioni e per l?inevitabile allarmismo che si è creato in quella comunità. Il decreto del Commissario ad acta n. 92 del 2010 - prosegue - prevede la ristrutturazione della rete Regionale del Sistema Trasfusionale individuando, per ciò che concerne l?intero territorio Provinciale di Roma (Roma città esclusa) solo tre servizi di medicina trasfusionale. Nella Asl RmH - sottolinea il segretario - vengono praticamente soppressi i centri trasfusionali di Frascati e quelli di Anzio-Nettuno, concentrando tutto su Velletri. In un?ottica di razionalizzazione può essere comprendibile la soppressione di Frascati considerato la vicinanza con il Policlinico di Tor vergata, resta tuttavia importante definire le modalità e le informazioni da fornire ai cittadini. Diversa e molto più critica è la situazione di Anzio-Nettuno - scrive ancora - considerando la collocazione geografica e il forte impatto dei vacanzieri nei mesi estivi e nei fine settimana; la preoccupazione dei cittadini in questo caso diventa turbamento anche in considerazione di esigenze di sicurezza. La soppressione del centro trasfusionale di Anzio Nettuno crea a nostro avviso forti problematiche anche in considerazione del fatto che l?ospedale di Anzio-Nettuno ha un DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione) di I livello e la ricaduta della soppressione prevista inevitabilmente avrà un impatto più ampio e complesso sui servizi di emergenza a disposizione dei cittadini. Sono numerosi quindi gli elementi problematici e di forte criticità da analizzare - conclude Scaramuzza -e riteniamo utile un confronto per una valutazione più articolata delle decisioni assunte, chiarendo fin da ora che il Tribunale dei Diritti del Malato svolgerà ogni iniziativa che riterrà utile e opportuna per la migliore salvaguardia della tutela dei diritti dei cittadini".
Intanto, per chi vuole firmare la petizione i punti di raccolta sono: "Paride Nautica" al porto di Nettuno, poi ad Anzio presso l'"Edicola Terenzio", in via della Marina a Lavinio Mare, Tabacchi "Boccione", in Piazza Lavinia, "Vintage Caffè", in viale del Sole, "Bar dei Padiglioni" in via delle Cinque Miglia, "Fotocamera di Vito Sana" in viale Marconi 192, "Edicola di Orlandini Sisto" in viale MArconi 185, e "Bar Nolfi" in viale Marconi, 18.